Il due maggio 1944 la cronaca di Ginosa venne funestata da un tragico evento bellico. Nove vite umane furono improvvisamente recise dalla deflagrante violenza di una mina lasciata della truppe tedesche in ritirata. La sera di quel giorno, infatti, i giovani Francesco Di Taranto, Antonio Di Santo, Domenico Di Santo, Francesco Festa, Vito Festa, Francesco Di Tinco (fu Antonio), Francesco Di Tinco (fu Angelo), Saverio Cecere e Giuseppe Di Canio, al termine di una delle tante giornate di duro lavoro nei campi incontrarono la fine delle loro sofferte vite, fatte di stenti di guerra e di sovrumano lavoro per la speranza di un futuro diverso. Le cronache di paese narrano di quel carro trainato dagli stanchi muli che, sulla via del ritorno, in un boato assassino, veicolò per mano nemica i nove amorosi padri di famiglia nel regno dei giusti, dei servitori della Patria per l'assolvimento del proprio lavoro. Con tali premesse storiche l'Amministrazione Comunale di Ginosa ha condiviso e fatta propria con apposita delibera di Giunta Comunale la proposta del Circolo Arci "Il Ponte" di Ginosa, per rendere omaggio a quei nove eroi del lavoro, figli di questa nostra terra e martiri del due maggio, mediante la dedicazione della scalinata che congiunge via Teano a via G. Matteotti.
"Ho ritenuto un mio preciso dovere – ha affermato il Sindaco della Città di Ginosa, dott. Vito De Palma – rendere visibile alla cittadinanza ed ancor più alle nuove generazioni, il vivo ricordo di quelle nostre nove giovani vittime civili del secondo conflitto mondiale. E' ad essi, a tutti i caduti ed ai Padri Costituenti che la nostra democrazia deve la sua preziosa esistenza".
Per tali motivi venerdì due maggio, nel settantesimo anniversario di quel tragico evento, alle ore 12, nel corso di una sobria ma intensa cerimonia, verrà posta a dimora la targa commemorativa con dedicazione ai Martiri del due maggio della scalinata posta al termine di via Teano.