L’Amministrazione De Palma si presenta compatta a Palazzo Chigi e sblocca i fondi dell’alluvione nel tarantino
Sempre da Roma, benefici anche per fronteggiare il crollo nel centro storico della città

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Alla fine la notizia che tutta la popolazione colpita dai tristi eventi alluvionali dello scorso inverno aspettavano è arrivata: la prossima seduta del Consiglio dei Ministri delibererà lo stato di emergenza con il relativo stanziamento dei fondi. Non si è trattato della solita procedura di calendarizzazione degli argomenti da iscrivere all'ordine del giorno, ma di una decisione presa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri presso Palazzo Chigi nella tarda mattinata di oggi 19 giugno 2014, alla presenza del Sindaco di Ginosa, dott. Vito De Palma, del Presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Russo, del Consigliere Regionale avv. Pietro Lospinuso, e dei rappresentanti del Comitato Alluvione di Ginosa Felice Vizzielli e Angelo Ciriello.
Questi i fatti: in data 15/11/2013 il Consiglio dei Ministri deliberava la Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni 7 ed 8 ottobre 2013 nei comuni di Ginosa, Castellaneta, Palagianello e Laterza, provvedendo a quantificare i primi interventi in sette milioni di euro. A tale delibera seguiva OCDPC n. 135 del 27 novembre 2013. Ad oggi solo il 50% è stato corrisposto alla Regione Puglia e le relative somme previste sono ancora in fase di trasferimento, nonostante le numerose e cospicue anticipazioni operate dal Comune di Ginosa in doverosa via di somma urgenza. Per la successiva alluvione di novembre e dicembre 2013, con crollo di edifici nel centro storico della città ed evacuazione delle famiglie per circa quaranta abitazioni, non risulta ancora emessa la relativa ordinanza per la Regione Puglia, quantificata in nove milioni di euro, che si è scoperto giacere dal mese di marzo presso gli uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri nonostante la favorevole istruttoria del Servizio di Protezione Civile della Puglia e del dipartimento di Protezione Civile nazionale. Da qui la necessità, in maggio, di una prima richiesta di incontro del Sindaco di Ginosa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, di una seconda reiterata richiesta di incontro in giugno rimasta inevasa e quindi l'autoconvocazione in Roma congiuntamente al gruppo spontaneo di cittadini denominato "Comitato Alluvione - Ginosa". La prima autorità a ricevere di buon mattino la delegazione di amministratori della Città e del Comitato alluvione è stata il Presidente della Camera dei Deputati, On. Laura Boldrini, la quale, in antitesi con il contegno politico mostrato dalle opposizioni locali sulla delicata questione, ha immediatamente compreso la gravità della situazione determinata dalle lungaggini amministrative di Governo, assicurando anche i numerosi cittadini presenti sul suo personale ed immediato impegno politico, ad horas, presso i competenti uffici del Governo per la soluzione del grave problema amministrativo.
La giornata è proseguita con i successivi incontri con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, On. Graziano Delrio, e con il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il dott. Mauro Bonaretti, che ha preso atto della pregressa corrispondenza del Sindaco De Palma, del Consigliere Regionale Lospinuso e delle distinte interrogazioni parlamentari dell'On. Fitto e dell'On. Chiarelli ad ha assicurato il completamento entro il prossimo 27 giugno dell'iter di approvazione dell'agognato decreto ministeriale. "Come Sindaco di Ginosa - ha dichiarato il Sindaco De Palma - esprimo la viva soddisfazione dell'intera Amministrazione Comunale per questo risultato storico per la Città, conseguito grazie al costruttivo lavoro di squadra compiuto nell'interesse del territorio insieme al Consigliere Regionale Lospinuso, all'On. Fitto, al sen. Gasparri ed all'On. Chiarelli, nell'ingiustificato disinteresse politico, a tratti comunicativi inadeguatamente canzonatori, dei gruppi di minoranza del Consiglio Comunale. Ma nessuno s'illuda: nella denegata ipotesi di ulteriori ingiustificati ritardi ci troveremo nuovamente compatti nella Capitale per tutelare senza dubbi o incertezze il nostro territorio e le nostre genti".